Lyrics to Costruire Sulle Rotaie
Reale è in parte oggettivo
Osservarlo non è sentirsi vinti
Reale è pervaso da ombre
Al sole non riusciresti a vederle
Inguaribili ottimisti trascurate
Di unire i frammenti
di un figurale
a voi nascosto.
Superficiali,
prurito veniale.
Sensibilità è un dono a due lame
nel Paese non ha mercato,
è la metafora di portare
D'estate la spesa sotto il sole
Il passato molte volte
Fotte il presente
Inverti il senso!
Catacombe piene di segni
Tuguri degni dei
Nostri autolesionismi
Tornerai
a maledire ogni nuova stagione
Perché niente cambierà
Terra arsa, non riesci neanche più a piangere,
Nessuno capirà.
Porno d'amori artefatti
Per colmare due millenni di sfratti
Solitudini stanche
Di fingersi vinte da amori
Che bendano gli occhi
Ci ammantiamo di sogni la notte
Senza più legna o
Speranza nè brace,
Precari, Incendiari,
con alibi sterili,
infelici svaniamo nell' alba.
Precari, incendiari, miseri
Misericordia
vobis et pax et caritas
adempleatur.
Tornerai
a maledire ogni nuova stagione
Perché niente cambierà
Terra arsa, non riesci neanche più a piangere,
Nessuno capirà.
(Grazie a Raffaella Ferreri per questo testo)
Osservarlo non è sentirsi vinti
Reale è pervaso da ombre
Al sole non riusciresti a vederle
Inguaribili ottimisti trascurate
Di unire i frammenti
di un figurale
a voi nascosto.
Superficiali,
prurito veniale.
Sensibilità è un dono a due lame
nel Paese non ha mercato,
è la metafora di portare
D'estate la spesa sotto il sole
Il passato molte volte
Fotte il presente
Inverti il senso!
Catacombe piene di segni
Tuguri degni dei
Nostri autolesionismi
Tornerai
a maledire ogni nuova stagione
Perché niente cambierà
Terra arsa, non riesci neanche più a piangere,
Nessuno capirà.
Porno d'amori artefatti
Per colmare due millenni di sfratti
Solitudini stanche
Di fingersi vinte da amori
Che bendano gli occhi
Ci ammantiamo di sogni la notte
Senza più legna o
Speranza nè brace,
Precari, Incendiari,
con alibi sterili,
infelici svaniamo nell' alba.
Precari, incendiari, miseri
Misericordia
vobis et pax et caritas
adempleatur.
Tornerai
a maledire ogni nuova stagione
Perché niente cambierà
Terra arsa, non riesci neanche più a piangere,
Nessuno capirà.
(Grazie a Raffaella Ferreri per questo testo)
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