Lyrics to I Miti
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché
Specialmente i giorni in cui sei triste, perché
Più sembrava che ti somigliassero, perché
Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni
Che gli hai donato e i conti non tornano
I miti sanno sempre quasi tutto
E quanto sono innocui nonostante ciò che è detto
Lo sanno, stringono la mano
Mimando tenerezza, ti guardano comunque da lontano
E anche se si vede, nascondono nel loro dolore le pieghe
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché
Specialmente i giorni in cui sei triste, perché
Più sembrava che ti somigliassero, perché
Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni
Che gli hai donato e i conti non tornano
Ed io che a 15 anni i cantautori non capivo
E a chi dichiarava il contrario non credevo
Ma è meglio un presente a dibattere
Che un futuro senza carattere
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché
Son sempre troppo bassi stronzi o grassi
Oppure troppo belli per i cuori giù in cantina
Quelli che scarseggian d'autostima
Troppo seri o troppo poco
Educati o poco a modo
Silenziosi o sorridenti
Da abbracciare o indifferenti
Dio, i miei miti, per favore...
Non farmi mai incontrare!
Specialmente i giorni in cui sei triste, perché
Più sembrava che ti somigliassero, perché
Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni
Che gli hai donato e i conti non tornano
I miti sanno sempre quasi tutto
E quanto sono innocui nonostante ciò che è detto
Lo sanno, stringono la mano
Mimando tenerezza, ti guardano comunque da lontano
E anche se si vede, nascondono nel loro dolore le pieghe
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché
Specialmente i giorni in cui sei triste, perché
Più sembrava che ti somigliassero, perché
Più li vedi e meno si capisce perché
Pensi alla fedeltà che gli giurasti
Ridisegnando i tuoi sui suoi difetti
E tanto peggio se conti gli anni
Che gli hai donato e i conti non tornano
Ed io che a 15 anni i cantautori non capivo
E a chi dichiarava il contrario non credevo
Ma è meglio un presente a dibattere
Che un futuro senza carattere
I miti è tanto meglio non conoscerli, perché
Son sempre troppo bassi stronzi o grassi
Oppure troppo belli per i cuori giù in cantina
Quelli che scarseggian d'autostima
Troppo seri o troppo poco
Educati o poco a modo
Silenziosi o sorridenti
Da abbracciare o indifferenti
Dio, i miei miti, per favore...
Non farmi mai incontrare!