Lyrics to In Battaglia - The Battle
Ore 6 spaccate in punto - quota, no, no mi sovviene
I rincalzi già attestati, con la brina nelle vene.
Dentro a un treno pieno di pioggia sono giunti fin quassù,
Alle bocche della macina che dissolve gioventù.
Alto sulle nostre corna, alla guisa di zanzara,
Un velivolo ci prende le misure per la bara:
Ci ha vagliato quanto serve, poiché vira e cambia aria,
Ma non senza prima avere fatto la sua luminaria.
Ore 7, sempre in punto - quota: siamo ancora qua.
Dai crinali sovrastanti c'è qualcuno che dà il ?La?
A un concerto alla viennese per medi calibri e tracciante
E già un fante si congeda, si, però... dalle sue gambe.
Viene da votarsi al cielo, anche al peggio miscredente:
Visto mai che esista un Santo che ti renda trasparente?
Ma è dal cielo che spiove il maglio che dissoda le trincee
E ristana pure i morti, giusto per schiarir le idee.
Dalla landa va affiorando la putredine mortale,
Aver tempo a farci caso è un memento mica male!
Ma ora sciama il loro assalto, con tempismo assai ben scelto.
Boia d'un filo spinato che in più punti... è già divelto!
Detto fatto: il crucco sfonda nel settore dei coscritti,
Sempre come da manuale, i pivelli sono fritti.
E pur dando ferro al ferro, l'imperizia li ha perduti,
Con l'Amico Fritz che, in slancio, se li beve in due minuti.
Scriveranno di un ripiego, ma è un fugone da conigli,
Con il Landsturmer alle calcagna, che il demonio se lo pigli!
Ma ad un tratto dalla nebbia spunta un'avanguardia Ardita
Che riaccorpa tutti i ranghi e riapre la partita.
Il nemico è troppo avanti: va perdendo copertura,
Tuttavia vuole sfruttare il vantaggio, finché dura.
Ma lo frega la baldanza di chi sente già nel sacco
Proprio quello stesso lupo che gli inventa un contrattacco!
Una nube di granate va a portar loro i rispetti
Dell'Ardito che, di certo, mai non lesina i ?confetti?,
Il pugnale incalza ai fianchi, gli scompagina le righe:
Ora siamo noi la falce mentre loro... son le spighe.
Il vecchio cappellano cieco va tra la carneficina,
Tra le buche e tra i miasmi di cordite ed emoglobina.
Grigio-azzurro o grigio-verde: non indulge in distinzione
E impartisce agli uni e agli altri la mesta sua benedizione.
Alla fine siam passati con moneta ripagata,
Abbiam preso la montagna che ha inghiottito mezza armata!
Da stamane in ventimila han lasciato le ossa qua
Per tornare al punto esatto di quarantott'ore fa....
(Grazie a Dario per questo testo)
I rincalzi già attestati, con la brina nelle vene.
Dentro a un treno pieno di pioggia sono giunti fin quassù,
Alle bocche della macina che dissolve gioventù.
Alto sulle nostre corna, alla guisa di zanzara,
Un velivolo ci prende le misure per la bara:
Ci ha vagliato quanto serve, poiché vira e cambia aria,
Ma non senza prima avere fatto la sua luminaria.
Ore 7, sempre in punto - quota: siamo ancora qua.
Dai crinali sovrastanti c'è qualcuno che dà il ?La?
A un concerto alla viennese per medi calibri e tracciante
E già un fante si congeda, si, però... dalle sue gambe.
Viene da votarsi al cielo, anche al peggio miscredente:
Visto mai che esista un Santo che ti renda trasparente?
Ma è dal cielo che spiove il maglio che dissoda le trincee
E ristana pure i morti, giusto per schiarir le idee.
Dalla landa va affiorando la putredine mortale,
Aver tempo a farci caso è un memento mica male!
Ma ora sciama il loro assalto, con tempismo assai ben scelto.
Boia d'un filo spinato che in più punti... è già divelto!
Detto fatto: il crucco sfonda nel settore dei coscritti,
Sempre come da manuale, i pivelli sono fritti.
E pur dando ferro al ferro, l'imperizia li ha perduti,
Con l'Amico Fritz che, in slancio, se li beve in due minuti.
Scriveranno di un ripiego, ma è un fugone da conigli,
Con il Landsturmer alle calcagna, che il demonio se lo pigli!
Ma ad un tratto dalla nebbia spunta un'avanguardia Ardita
Che riaccorpa tutti i ranghi e riapre la partita.
Il nemico è troppo avanti: va perdendo copertura,
Tuttavia vuole sfruttare il vantaggio, finché dura.
Ma lo frega la baldanza di chi sente già nel sacco
Proprio quello stesso lupo che gli inventa un contrattacco!
Una nube di granate va a portar loro i rispetti
Dell'Ardito che, di certo, mai non lesina i ?confetti?,
Il pugnale incalza ai fianchi, gli scompagina le righe:
Ora siamo noi la falce mentre loro... son le spighe.
Il vecchio cappellano cieco va tra la carneficina,
Tra le buche e tra i miasmi di cordite ed emoglobina.
Grigio-azzurro o grigio-verde: non indulge in distinzione
E impartisce agli uni e agli altri la mesta sua benedizione.
Alla fine siam passati con moneta ripagata,
Abbiam preso la montagna che ha inghiottito mezza armata!
Da stamane in ventimila han lasciato le ossa qua
Per tornare al punto esatto di quarantott'ore fa....
(Grazie a Dario per questo testo)
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