Lyrics to Io
Yeh
Vinz
CoCo
E vi abbandono, fisso il Sole solo
Volo nel cielo, sotto vedo il suolo
È la famiglia, gli estranei chi sono?
Vi racconto di me, voi chi siete?
Mi riconoscete, forse vi perdono
Passo la notte in studio giù da CoCo
Ho quattro angeli, forse uno buono
Cosa vuoi dalla vita?
Cosa vogliono queste persone?
Sanno cos’è la tensione, il dolore, l’amore?
A scuola filone
Poi quattro calci al pallone
Botte col tipo buffone
Lo chiamano palo, non perché accenda il lampione
Arriva se arrivano i drone
Freddato, bacialo se muore
E poi cambio casa, nazione
Cresciuto coi grandi Al Capone
Scrivo a mio zio che è in prigione
Diceva: “Un giorno farete i cantanti
Mi dedicherai una canzone”
Facciamo un giorno i latitanti
Ricordati chi è il prestanome
Vengo a prenderti fuori da te
A 18 anni il mio primo privè
Il primo club, foto osè
Canne fruttate come narghilè
La prima uscita parlo poco
Mamma scusami parlo poco
San Nicola da Babbo Natale
Ora è più babbo che vuole il Natale
Con ostriche dentro di un calice
Storie di pagine e pagine
Forse non vi rendo l’immagine
Ma
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Cambiato strada, ma ancora qua
Cambio casa, ma sono di qua
Ancora sveglio, ma lei non lo sa
Mento se mi chiedi sto bene
Che girarci intorno non serve
Spesso dico ciò che conviene
Chi non mi conosce fraintende
Figlio di una famiglia interrotta
Spesso ho invidiato i miei amici
Ricordo ancora uscita di scuola
Sei in due in motorini
Tute Diadora, strade a memoria
Canne di due pacchettini
La mia prima storia, cene a McDonald
Quanto eravamo aggressivi
Chi sarà dove sei?
Se parli mai di quei
Pomeriggi da me
A nasconderti dai miei
Insieme fino alle 6
Farlo senza far rumore
Poi scappare prima che
Tuo padre bussi al portone
E poi ad un tratto mi sono svegliato
Guardato intorno e tutto quanto era così cambiato
Crescere non era come l’avevo immaginato
Ti metti apposto cose che non sai più dove stavo
E poi la musica, sbalzi d’umore
I veri amici: tre, quattro persone
I sacrifici, le mie paranoie
Cambiare vita per fare rumore
E mai più festeggiato un Natale
Senza famiglia cos’è un Natale?
Per regalo un volo per mio padre
Spiegartelo, sai, non è facile
Storie di pagine e pagine
Forse non vi rendo l’immagine
Ma
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Vinz
CoCo
E vi abbandono, fisso il Sole solo
Volo nel cielo, sotto vedo il suolo
È la famiglia, gli estranei chi sono?
Vi racconto di me, voi chi siete?
Mi riconoscete, forse vi perdono
Passo la notte in studio giù da CoCo
Ho quattro angeli, forse uno buono
Cosa vuoi dalla vita?
Cosa vogliono queste persone?
Sanno cos’è la tensione, il dolore, l’amore?
A scuola filone
Poi quattro calci al pallone
Botte col tipo buffone
Lo chiamano palo, non perché accenda il lampione
Arriva se arrivano i drone
Freddato, bacialo se muore
E poi cambio casa, nazione
Cresciuto coi grandi Al Capone
Scrivo a mio zio che è in prigione
Diceva: “Un giorno farete i cantanti
Mi dedicherai una canzone”
Facciamo un giorno i latitanti
Ricordati chi è il prestanome
Vengo a prenderti fuori da te
A 18 anni il mio primo privè
Il primo club, foto osè
Canne fruttate come narghilè
La prima uscita parlo poco
Mamma scusami parlo poco
San Nicola da Babbo Natale
Ora è più babbo che vuole il Natale
Con ostriche dentro di un calice
Storie di pagine e pagine
Forse non vi rendo l’immagine
Ma
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Cambiato strada, ma ancora qua
Cambio casa, ma sono di qua
Ancora sveglio, ma lei non lo sa
Mento se mi chiedi sto bene
Che girarci intorno non serve
Spesso dico ciò che conviene
Chi non mi conosce fraintende
Figlio di una famiglia interrotta
Spesso ho invidiato i miei amici
Ricordo ancora uscita di scuola
Sei in due in motorini
Tute Diadora, strade a memoria
Canne di due pacchettini
La mia prima storia, cene a McDonald
Quanto eravamo aggressivi
Chi sarà dove sei?
Se parli mai di quei
Pomeriggi da me
A nasconderti dai miei
Insieme fino alle 6
Farlo senza far rumore
Poi scappare prima che
Tuo padre bussi al portone
E poi ad un tratto mi sono svegliato
Guardato intorno e tutto quanto era così cambiato
Crescere non era come l’avevo immaginato
Ti metti apposto cose che non sai più dove stavo
E poi la musica, sbalzi d’umore
I veri amici: tre, quattro persone
I sacrifici, le mie paranoie
Cambiare vita per fare rumore
E mai più festeggiato un Natale
Senza famiglia cos’è un Natale?
Per regalo un volo per mio padre
Spiegartelo, sai, non è facile
Storie di pagine e pagine
Forse non vi rendo l’immagine
Ma
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Questo sono io
Questo sono io
Questo sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
Sono io-io-io
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