Lyrics to Libri Di Sangue (Radio Mix)
Padre contro figlio, fratello su fratello,
partoriti in un avello come carne da macello,
uomini con anime sottili come lamine, taglienti come il crimine,
rabbiosi oltre ogni limite,
eroi senza una terra
che combattono una guerra tra la mafia e la camorra,
Sodoma e Gomorra, Napoli e Palermo
succursali dell'inferno, divorate dall'interno in eterno,
da un tessuto tumorale di natura criminale
mentre il mondo sta a guardare muto senza intervenire.
Basta alla guerra fra famiglie fomentata
dalle voglie di una moglie colle doglie
che oggi dà la vita ai figli e domani gliela toglie,
rami spogli dalle foglie che lei taglia
come paglia e nessuno se la piglia:
è la vigilia di una rivoluzione alla voce del Padrino,
ma don Vito Corleone oggi è molto più vicino:
sta seduto in Parlamento.
E'il momento di sferrare un'offensiva terminale,
decisiva, radicale, distruttiva,
oggi uniti più di prima alle cosche, fosche attitudini losche,
mantenute dalle tasse, alimentate dalle tasche:
basta una busta nella tasca giusta in quest'Italia così laida...
...you gotta fight da faida!
Sud, non ti fare castrare
dal potere criminale che ti vuole fermare:
guastagli la festa, abbassagli la cresta,
guarda la sua testa rotolare nella cesta.
Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio:
è l'inizio della fine del supplizio che da secoli ti domina,
ti ingoia e ti rivomita,
potere di quei demoni che noi chiamiamo "uomini",
che uccidono altri uomini, che sfruttano noi giovani,
che tagliano le ali agli angeli più deboli.
Potere che soggioga, potere della droga,
potere di uno Stato che di tutto se ne frega:
strage di Bologna, Ustica, Gladio,
cumuli di scheletri ammassati in un armadio.
Odio, il tuo seme germoglia nella terra fecondato
dal sangue della guerra e la camorra,
indomita, ricca e strafottente, continua ad uccidere la gente.
Tombe, ecatombe, esplosioni di bombe,
raffiche di mitra, falcidia di bande,
Cosenza, Potenza, carne morta in partenza,
consacrata alla violenza senza opporre resistenza.
Alpi, Salento, un solo movimento:
pugni sul sistema pretendiamo un cambiamento;
ridateci la terra, basta con la guerra.
Dalla strada l'intifada...
you gotta fight da faida!!
Tri, tri, tri, setti fimmini
e un tarì u' tarì ch'è pocu pocu setti fimmini
e u'baccocu u' baccocu è duci duci setti fimmini
e la nuci e la nuci è dura dura
setti fimmini e la mula e la mula avi li denti
setti fimmini e u' serpenti e u' serpenti è avvilinatu
setti fimmini e u' granato e u' granato è a coccia a coccia
setti fimmini e la boccia e la boccia è sciddicusa
setti fimmini e la busa e la busa è fina fina
setti fimmini e l'antrina e l'antrina ecca acqua
setti fimmini e la vacca e la vacca avi li corna
setti fimmini e la donna e la donna scinni i' scali
setti fimmini e u' rrinali e u' rrinali è tunnu tunnu
setti fimmini e lu munnu e lu munnu
è tri tri tri setti fimmini e un tarì
(Grazie a Paolo per questo testo)
partoriti in un avello come carne da macello,
uomini con anime sottili come lamine, taglienti come il crimine,
rabbiosi oltre ogni limite,
eroi senza una terra
che combattono una guerra tra la mafia e la camorra,
Sodoma e Gomorra, Napoli e Palermo
succursali dell'inferno, divorate dall'interno in eterno,
da un tessuto tumorale di natura criminale
mentre il mondo sta a guardare muto senza intervenire.
Basta alla guerra fra famiglie fomentata
dalle voglie di una moglie colle doglie
che oggi dà la vita ai figli e domani gliela toglie,
rami spogli dalle foglie che lei taglia
come paglia e nessuno se la piglia:
è la vigilia di una rivoluzione alla voce del Padrino,
ma don Vito Corleone oggi è molto più vicino:
sta seduto in Parlamento.
E'il momento di sferrare un'offensiva terminale,
decisiva, radicale, distruttiva,
oggi uniti più di prima alle cosche, fosche attitudini losche,
mantenute dalle tasse, alimentate dalle tasche:
basta una busta nella tasca giusta in quest'Italia così laida...
...you gotta fight da faida!
Sud, non ti fare castrare
dal potere criminale che ti vuole fermare:
guastagli la festa, abbassagli la cresta,
guarda la sua testa rotolare nella cesta.
Libera la mente da ogni assurdo pregiudizio:
è l'inizio della fine del supplizio che da secoli ti domina,
ti ingoia e ti rivomita,
potere di quei demoni che noi chiamiamo "uomini",
che uccidono altri uomini, che sfruttano noi giovani,
che tagliano le ali agli angeli più deboli.
Potere che soggioga, potere della droga,
potere di uno Stato che di tutto se ne frega:
strage di Bologna, Ustica, Gladio,
cumuli di scheletri ammassati in un armadio.
Odio, il tuo seme germoglia nella terra fecondato
dal sangue della guerra e la camorra,
indomita, ricca e strafottente, continua ad uccidere la gente.
Tombe, ecatombe, esplosioni di bombe,
raffiche di mitra, falcidia di bande,
Cosenza, Potenza, carne morta in partenza,
consacrata alla violenza senza opporre resistenza.
Alpi, Salento, un solo movimento:
pugni sul sistema pretendiamo un cambiamento;
ridateci la terra, basta con la guerra.
Dalla strada l'intifada...
you gotta fight da faida!!
Tri, tri, tri, setti fimmini
e un tarì u' tarì ch'è pocu pocu setti fimmini
e u'baccocu u' baccocu è duci duci setti fimmini
e la nuci e la nuci è dura dura
setti fimmini e la mula e la mula avi li denti
setti fimmini e u' serpenti e u' serpenti è avvilinatu
setti fimmini e u' granato e u' granato è a coccia a coccia
setti fimmini e la boccia e la boccia è sciddicusa
setti fimmini e la busa e la busa è fina fina
setti fimmini e l'antrina e l'antrina ecca acqua
setti fimmini e la vacca e la vacca avi li corna
setti fimmini e la donna e la donna scinni i' scali
setti fimmini e u' rrinali e u' rrinali è tunnu tunnu
setti fimmini e lu munnu e lu munnu
è tri tri tri setti fimmini e un tarì
(Grazie a Paolo per questo testo)
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