Lyrics to Nato Il 5 Ottobre
Tutto è cominciato quando appena ragazzino
Ho deciso di cavarmela da solo
Mi ritrovai arruolato pochi giorni
E poi formato per partire all'improvviso così è stato
20 gradi sotto zero, tra lamiere e macerie
Gente nuda accumulata in fosse
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare
E noi lì a guardare
Senza poter parlare
Tutto è cominciato pochi giorni poi è cambiato
Per qualcuno che ha deciso di scherzare con il fuoco
Dentro una borsetta ha custodito un ordigno
Da portare a casa come un trofeo
Quest'ultimo ha deciso di strappare ogni sorriso
Le speranze di chi è qui per aiutare
All'apparenza era disinnescato
Ma l'esperto poi si è accorto che ha sbagliato
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
Tutti a terra, un boato, colpo in canna, pronti a fuoco
Hanno attaccato, nuvola di fumo e poi il silenzio
Che in quel momento fa più male delle schegge
Che impazzite fanno il loro sporco gioco
Cercate di sentire anche l'odore di chi in quell'istante è morto
Senza neanche salutare
Ignaro del destino che gli è stato assegnato
E che hanno alzato all'improvviso un grido di dolore
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
Per lui ho deciso di affrontare la mia timidezza
Sto sputando fuori quello che da anni porto dentro
Per far sì che il suo ricordo resti appeso nella mente della gente
Come un quadro in una stanza a cui si dà tanta importanza
Tralasciando tutto il resto, giudicando senza ascolto
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
E per finire
Voglio ringraziare chi ha permesso a me e a tanta gente
D'esser qui presente a raccontare
Di un pomeriggio che col suo venire
Ha trasformato ogni speranza di un ventenne portandolo all'altare
Ed è per questo che sul petto porto delle bandierine
Di molteplici colori, rappresentano l'orgoglio e il valore
Di gente che aiuta per mestiere
Rischiando di cadere e ritornare a casa
Avvolta in un tricolore
E noi lì a sperare E noi lì a tremare
E noi lì a guardare Senza poter parlare.
(Grazie a Fabry per questo testo)
Ho deciso di cavarmela da solo
Mi ritrovai arruolato pochi giorni
E poi formato per partire all'improvviso così è stato
20 gradi sotto zero, tra lamiere e macerie
Gente nuda accumulata in fosse
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare
E noi lì a guardare
Senza poter parlare
Tutto è cominciato pochi giorni poi è cambiato
Per qualcuno che ha deciso di scherzare con il fuoco
Dentro una borsetta ha custodito un ordigno
Da portare a casa come un trofeo
Quest'ultimo ha deciso di strappare ogni sorriso
Le speranze di chi è qui per aiutare
All'apparenza era disinnescato
Ma l'esperto poi si è accorto che ha sbagliato
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
Tutti a terra, un boato, colpo in canna, pronti a fuoco
Hanno attaccato, nuvola di fumo e poi il silenzio
Che in quel momento fa più male delle schegge
Che impazzite fanno il loro sporco gioco
Cercate di sentire anche l'odore di chi in quell'istante è morto
Senza neanche salutare
Ignaro del destino che gli è stato assegnato
E che hanno alzato all'improvviso un grido di dolore
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
Per lui ho deciso di affrontare la mia timidezza
Sto sputando fuori quello che da anni porto dentro
Per far sì che il suo ricordo resti appeso nella mente della gente
Come un quadro in una stanza a cui si dà tanta importanza
Tralasciando tutto il resto, giudicando senza ascolto
E noi lì a sperare
E noi lì a tremare...
E per finire
Voglio ringraziare chi ha permesso a me e a tanta gente
D'esser qui presente a raccontare
Di un pomeriggio che col suo venire
Ha trasformato ogni speranza di un ventenne portandolo all'altare
Ed è per questo che sul petto porto delle bandierine
Di molteplici colori, rappresentano l'orgoglio e il valore
Di gente che aiuta per mestiere
Rischiando di cadere e ritornare a casa
Avvolta in un tricolore
E noi lì a sperare E noi lì a tremare
E noi lì a guardare Senza poter parlare.
(Grazie a Fabry per questo testo)
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