Lyrics to Perduto Amore, Pt. 2
Aban, Bull Brigade.
E negli occhi suoi lo sguardo
di chi ha visto più di quanto
avrebbe voluto vedere ogni
giorno dell’anno, 19 volte capodanno,
19 lame come candeline conficcate
per il compleanno, giovane tigre,
stampa il suo passo, dentro la giungla
d’asfalto, rabbia è lo stile, non per
apparire d’avanti a fighetti del cazzo,
vestire è l’attitudine, non essere
un pupazzo, dallo spiazzo alle borgate,
nei cortei per le strade, antifa nella vita,
non solo al centro sociale, in ballo nella
sfida, anche se fa male, in ballo c’è la
vita e lei sapeva già ballare, sto parlando
come te, che sei bella come un lampo,
quando, spezza il buio della notte
dando luce sul paesaggio, quello
sguardo, lo stesso sguardo che ogni
notte, da luce sopra queste rotte.
E quanto è grande il cielo di questa città,
e la malinconia che ti travolgerà,
e quante spine scoprirà il destino,
e quanta rabbia dentro agli occhi,
duro e sto cammino che, ti riporterà
tra la nebbia fitta di questa città,
dispersa negli scazzi tra noi,
parli poco coi tuoi e poi lei.
E non scorderemo mai
quando stampammo il primo passo,
fianco a fianco, sotto un cielo limpido
come cristallo, luna di corallo, battito
al tempo del cardio, nel silenzio tra
le strade deserte del barrio,
riconoscersi senza bisogno d’altro
che uno sguardo, fino in fondo nello
scontro e poi riprendersi per mano e
no, non sanno dove siamo e non lo
capiranno mai, rischiare sulle strade
che portano dritti ai guai, sfrecciare in
controsenso, basta che mi dici vai,
acceleratore a palla, Bull Brigade
dentro l’hi-fi, sarai nelle parole che
non vanno via col vento, dentro una
canzone tornerai dietro col tempo,
quando calerà il sipario sul mio cranio,
resterai comunque mia, dentro questa
melodia, perduto amore, che ogni notte,
ogni volta ritorni e vai via.
E quanto è grande il cielo di questa città,
e la malinconia che ti travolgerà,
e quante spine scoprirà il destino,
e quanta rabbia dentro agli occhi,
duro e sto cammino che, ti riporterà
tra la nebbia fitta di questa città,
dispersa negli scazzi tra noi,
parli poco coi tuoi e poi lei.
E negli occhi suoi lo sguardo
di chi ha visto più di quanto
avrebbe voluto vedere ogni
giorno dell’anno, 19 volte capodanno,
19 lame come candeline conficcate
per il compleanno, giovane tigre,
stampa il suo passo, dentro la giungla
d’asfalto, rabbia è lo stile, non per
apparire d’avanti a fighetti del cazzo,
vestire è l’attitudine, non essere
un pupazzo, dallo spiazzo alle borgate,
nei cortei per le strade, antifa nella vita,
non solo al centro sociale, in ballo nella
sfida, anche se fa male, in ballo c’è la
vita e lei sapeva già ballare, sto parlando
come te, che sei bella come un lampo,
quando, spezza il buio della notte
dando luce sul paesaggio, quello
sguardo, lo stesso sguardo che ogni
notte, da luce sopra queste rotte.
E quanto è grande il cielo di questa città,
e la malinconia che ti travolgerà,
e quante spine scoprirà il destino,
e quanta rabbia dentro agli occhi,
duro e sto cammino che, ti riporterà
tra la nebbia fitta di questa città,
dispersa negli scazzi tra noi,
parli poco coi tuoi e poi lei.
E non scorderemo mai
quando stampammo il primo passo,
fianco a fianco, sotto un cielo limpido
come cristallo, luna di corallo, battito
al tempo del cardio, nel silenzio tra
le strade deserte del barrio,
riconoscersi senza bisogno d’altro
che uno sguardo, fino in fondo nello
scontro e poi riprendersi per mano e
no, non sanno dove siamo e non lo
capiranno mai, rischiare sulle strade
che portano dritti ai guai, sfrecciare in
controsenso, basta che mi dici vai,
acceleratore a palla, Bull Brigade
dentro l’hi-fi, sarai nelle parole che
non vanno via col vento, dentro una
canzone tornerai dietro col tempo,
quando calerà il sipario sul mio cranio,
resterai comunque mia, dentro questa
melodia, perduto amore, che ogni notte,
ogni volta ritorni e vai via.
E quanto è grande il cielo di questa città,
e la malinconia che ti travolgerà,
e quante spine scoprirà il destino,
e quanta rabbia dentro agli occhi,
duro e sto cammino che, ti riporterà
tra la nebbia fitta di questa città,
dispersa negli scazzi tra noi,
parli poco coi tuoi e poi lei.
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