Petali E Vocoder Lyrics

Riccardo Marcuzzo

Popclub

Lyrics to Petali E Vocoder
A cosa serve fingere
se ciò che fingiamo di non avere sotto agli occhi
irrompe costantemente nel fare dei giorni
ora rovinando, ora seppellendo
l’armonia delle cose?
È forse giusto tacere indifferenti
e correrti incontro andandoti contro?
Natura. Ascolta, sta piovendo
Piove lo sporco, piove l’ambascia, piangi
È tutto così innaturale
Si acuisce la consapevolezza di esserti distanti, quasi estranei
Ti lapidiamo accontentando i nostri voleri
i nostri impegni, i nostri “volentieri”
Scagliamo addosso sassi di egoismo e pensieri di odio profondo nei confronti del prossimo
Proclamiamo amore ma accentriamo l’attenzione sul suo contorno
diffidiamo definendolo profondo
senza conoscere, senza conoscerlo realmente
Domani, o tra un’ora, o tra un minuto, adesso
le anime continueranno a circolare, a squadrarsi e a valutarsi al volo, fugacemente
Poi giù, giù, giù,
così che l’ipocrisia possa aleggiare per bene tra di loro,
tra i tasti delle loro tastiere, di quelle di chi stima sé stesso perennemente nel giusto
Ma quando gli occhi illuminati dagli schemi e dagli schermi smetteranno di illuminarsi
allora anch’essi si spegneranno
Utilizziamo maschere di banalità per coprire le nostre banali menzogne
le nostre banali emotività
Natura. Siamo figli di chi ha smesso di credere credendoci eccessivamente.
Siamo figli di espressioni trattenute e di menefreghismi celati, velati, venati di ambizioni
Aggiorniamo il nostro presente smussando i suoi angoli più aspri e la natura è veloce, velocissima
Ma, veloce, lei rallenta
Subito rallenta,
si allenta,
attenta,
si spegne